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Vaticinia, seu, Praedictiones illustrium virorum, 1600
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ta de lor costumi, per le scienze & dottrine, & per la prudenza, & sapere nel gouerno politico, di che erano ornati. IX. Sotto lat mitera, o triregno Ponteficio, splentdette il sole veramente lucisisimo d'Vrbano VII. la cui vita, sempre su mol to stimata, & ruierita. Et spetialmente dapoi che assunto fu all degnita del Papato. In quei pochi di che l'hebbe, esser tale si mostro, & se fatti raggi cominciarono a spuntar fuori di bonta, di candidezza d'animo, e di vera, & retta intentione, che ben si vide, che'l mondo hauca un nououo Sole in terra; mite dicoure, & con affeto paterno, mostrando voler gournare il Christianesumo, il nome prefe d'Vrbano, che vie ne detto da Urbanitate; accio com' egli ancora disse, piu' spesso ricordare se potesse, di questo suo proposito, che s'haueua gia prefisso. X. Como tante volte e stato detto, il Drago era l'arme de' Boncom pagni faiglia di Gregorio XIII. Nel Papato Sonosi vedute di lui gran cose, & ha egle fatto imprese importantitssime, con la sua poderosita corrispondendo alla longhezza del Ponteficato. Et perche ha da vscire fuori la vitta sua in breue, non mi curero' di dirle ad una, advna. Oltra che nella Seconda parte, che a questo libro, *& alle profetie dell' Abbate Gioachino 'e per farse, molte se ne scriuono, qui sono taciute. Saranno nella detta opera i successi ancora, qualidice, che si vedranno, cio 'e in Francia, Fiandra, Lamagna, Polonia, & Italia. Sopportate dunque, o Lettori, sino aquel temp, che tutte mostrate vi saranno abbondeuolmente. XIII. Fauleggiano li Poeti che Parteope Sirena del mare mediterraneo, per essersi gettati in quelle acque, alla citta' (hor Na polt) qual auiui edifico si diede il nome. Chiama dunque Sirena Paolo IIII. che fu Napolitano; & sotto il suo gouerno, si contruba il mondo, & se fa danno alla spagna. Poiche o per suo antico humore, o per instigatione de' Nipoti, mosse guerra
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ta de lor costumi, per le scienze & dottrine, & per la prudenza, & sapere nel gouerno politico, di che erano ornati. IX. Sotto lat mitera, o triregno Ponteficio, splentdette il sole veramente lucisisimo d'Vrbano VII. la cui vita, sempre su mol to stimata, & ruierita. Et spetialmente dapoi che assunto fu all degnita del Papato. In quei pochi di che l'hebbe, esser tale si mostro, & se fatti raggi cominciarono a spuntar fuori di bonta, di candidezza d'animo, e di vera, & retta intentione, che ben si vide, che'l mondo hauca un nououo Sole in terra; mite dicoure, & con affeto paterno, mostrando voler gournare il Christianesumo, il nome prefe d'Vrbano, che vie ne detto da Urbanitate; accio com' egli ancora disse, piu' spesso ricordare se potesse, di questo suo proposito, che s'haueua gia prefisso. X. Como tante volte e stato detto, il Drago era l'arme de' Boncom pagni faiglia di Gregorio XIII. Nel Papato Sonosi vedute di lui gran cose, & ha egle fatto imprese importantitssime, con la sua poderosita corrispondendo alla longhezza del Ponteficato. Et perche ha da vscire fuori la vitta sua in breue, non mi curero' di dirle ad una, advna. Oltra che nella Seconda parte, che a questo libro, *& alle profetie dell' Abbate Gioachino 'e per farse, molte se ne scriuono, qui sono taciute. Saranno nella detta opera i successi ancora, qualidice, che si vedranno, cio 'e in Francia, Fiandra, Lamagna, Polonia, & Italia. Sopportate dunque, o Lettori, sino aquel temp, che tutte mostrate vi saranno abbondeuolmente. XIII. Fauleggiano li Poeti che Parteope Sirena del mare mediterraneo, per essersi gettati in quelle acque, alla citta' (hor Na polt) qual auiui edifico si diede il nome. Chiama dunque Sirena Paolo IIII. che fu Napolitano; & sotto il suo gouerno, si contruba il mondo, & se fa danno alla spagna. Poiche o per suo antico humore, o per instigatione de' Nipoti, mosse guerra
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